Dettagliate schede botaniche sulle principali piante officinali del territorio di Lentini & dintorni
a cura di Laura Casini e Pippo Pellegrino
Per secoli l’uomo ha raccolto erbe e piante selvatiche, sia per usi aromatici sia soprattutto per scopi terapeutici. Il bagaglio di questa esperienza è sempre stato tramandato a voce e quasi mai per iscritto. E’ proprio per questo che ci siamo cimentati in questo lavoro di catalogazione delle essenze botaniche, reperibili in natura nel nostro stupendo territorio che, più degli altri, ci offre una varietà di piante ed erbe medicamentose difficilmente reperibili in altre zone. L’esperienza ci insegna che molti, nel contesto attuale, trattano quelle piante che apparentemente sembrano di scarso valore, senza alcuna considerazione.
Spesso per far posto all’agrumicoltura o al cemento, numerose preziosità botaniche, come il mirto, il carrubo, la liquirizia, il timo e altre piante, sono state del tutto estirpate, tanto che oggi se ne trovano solo pochi esemplari o non se ne trovano più. Ci auguriamo pertanto che questo lavoro possa servire, specialmente per le generazioni future, affinché tutto ciò che la natura ci dona venga maggiormente rispettato e salvaguardato.
Le piante spesso rappresentano un valido aiuto per controllare o risolvere parecchie patologie e disturbi. Hanno il vantaggio, rispetto ai farmaci tradizionali, di essere ben tollerate e con meno effetti collaterali. Ma ciò non esclude eventuali effetti dannosi. Si raccomanda quindi di consultare sempre un medico o uno specialista erborista per beneficiare con sicurezza degli effetti delle piante.
E’ bene tener presente che le donne in stato di gravidanza o allattamento, i bambini, gli anziani e tutte le persone con seri problemi di salute, devono evitare preparati fitoterapici perché potrebbero essere nocivi. E se durante un trattamento a base di erbe sopraggiungono diarrea, dolori addominali, eruzioni cutanee, nausea e vomito, è necessario sospenderne immediatamente l’assunzione e consultare il proprio medico.
Gli utilizzi curativi contenuti in ogni scheda si intendono come suggerimenti e non vanno confusi né con le diagnosi né con le posologie, che spettano in ogni caso al medico. Le erbe sfuse vanno solitamente conservate in un contenitore scuro, poste in un luogo fresco ed asciutto al riparo dalla luce e non vanno mai congelate. Tenere lontano dalla portata dei bambini.
E’ una pubblicazione culturale per promuovere il territorio e senza fini di lucro, a cura dell’associazione Neapolis.