Scritti e Quadri del maestro Franco Condorelli
“È uno scorcio, più o meno inutile, dei tanti paesaggi delle tue stagioni dove i colori iniziano ad assumere la trasparenza della calma.
Le piccole angosce si sublimano e diventano presenze meno pesanti del solito.
Qualche macchia più rossa là dove il paesaggio si rattrista ai confini con l’umano è un tenue passaggio nel piccolo cielo pulito e lascia immaginare che lo è ancora per un grande spazio.
Per il resto basta adagiare la testa pesante di un giorno ed assaporare così, senza chiudere gli occhi, questo momento.”
Così recita in un suo brano Franco Condorelli.
Nel corso dei secoli, scrittura e pittura si sono spesso confrontate e interrogate a vicenda, hanno attinto l’una dal patrimonio espressivo dell’altra pur mantenendo ciascuna la propria autonomia. Penna e parole da una parte, pennelli e colori dall’altra: un continuo gioco di specchi in cui la parola racconta l’immagine o l’opera d’arte, sostituendo alle sfumature della tavolozza i toni e i timbri del linguaggio nel tentativo di dare alla parola stessa la solidità delle cose rappresentate.
Nel contempo l’opera d’arte e, in tempi più recenti, l’illustrazione si accompagnano al testo scritto e lo traducono in immagini: un processo creativo che ognuno di noi compie inconsciamente durante la lettura di un testo, in forma più o meno evocativa a seconda dell’impatto emotivo che quel testo ha su di noi. Già questo processo di trasposizione inconscia dalle parole alle immagini sulla “tela” della mente potrebbe in parte spiegare il rapporto molto stretto che lega pittura e scrittura.
La pittura è fonte d’inquietudine, il quadro è un enigma da risolvere: l’immagine sulla tela fa nascere il desiderio di conoscere a fondo i personaggi, di sapere cosa accade oltre la cornice, fuori dall’inquadratura.
Tutto ciò avviene, con mirabile vena artistica, in Franco Condorelli. In questo suo “Effervescenze Metafisiche” si rincorrono immagini pensate, vissute con la mente e scritte, che poi meravigliosamente verranno trasposte nelle sue tele, mantenendo con forza gli stessi colori, le stesse tonalità, la stessa forza creativa.
E’ una pubblicazione culturale per promuovere il territorio e senza fini di lucro, a cura dell’associazione Neapolis.