L’associazione culturale “Neapolis” desidera esprimere soddisfazione ed apprezzamento per l’operazione di tutela messa in atto da questa A.C. volta alla salvaguardia di un’importante bene culturale quale la chiesa rupestre di San Giuliano. Nonostante i ritardi burocratici, non sempre attribuibili all’ente comunale, sono state recepite e sposate le nostre segnalazioni e i relativi suggerimenti risalenti al Febbraio 2011.
Furono l’imbarazzo e la vergogna che provammo in occasione di una nostra attività di valorizzazione del sito in oggetto che ci spinsero a sollecitare l’A.C. in tal senso. Gli sguardi atterriti e sconcertati dei nostri ospiti si sommarono alla nostra indignazione per l’abbandono e lo stato di inaccettabile degrado in cui versavano sia la chiesa che la casa rupestre adiacente, invase entrambe da immondizie e deiezioni ed abbandonate tristemente alla merce’ dei vandali. A questa triste condizione si andava a sommare un pericolo reale di collasso strutturale del portale.
Le cure per questo monumento e per molte altre testimonianze della civiltà rupestre all’interno della Valle Ruccia e non solo, sarebbero altre, di ben altra consistenza e chiaramente dovrebbero prescindere da iniziative di sollecito private. Non possiamo che continuare ad auspicare l’intervento serio e non demagogico della politica. Salvaguardare le importanti vestigia di chi ci ha preceduto e quindi la memoria e la comunità stessa che abita questo luogo, che ricordiamo sempre non ci appartiene ma ci viene dato in affidamento per riconsegnarlo, auspicabilmente in condizioni migliori, ai posteri, e’ una delle azioni possibili che va necessariamente affiancata a serie azioni di valorizzazione.
L’azione in oggetto rappresenta un importante passo in avanti ma purtroppo rimane forte l’indeterminazione e l’indecisione dell’azione politica di valorizzazione del nostro patrimonio culturale. L’operazione inoltre, letta in prospettiva, assume inestimabile valore perché preserva questo bene per il futuro, nell’attesa di politiche che guardino seriamente e concretamente alle opportunità di sviluppo che potrebbero scaturire da un corretto, intelligente e vantaggioso utilizzo dell’immenso patrimonio culturale materiale ed immateriale di cui disponiamo.
Ci auguriamo infine che venga indicato e reso noto il nome di un responsabile per l’accesso a questi luoghi.
Lettera inoltrata il 10-02-2011