Allora e’ vero! Esistono persone che vivono o dedicano parte della propria vita ad ideali ed a pensieri superiori alla media… pensieri e preoccupazioni evidentemente profondamente diversi dai piu’ futili e molto spesso stupidi che assillano una grossa parte della societa’ moderna, dove andiamo stasera? dove trovo i soldi per l’iphone? quale TV compro, 37 pollici o 42 pollici??
Il forte omino al centro di questa storia e’ Joel August Buton, pacifista, 50 anni ancora da compiere, francese di nascita ma ormai cittadino del mondo (come lui stesso si definisce), partito dalla sua Nantes il 29 maggio del 1999 in nome della pace e contro le terribili mine antiuomo.Oltre 45.000 i chilometri gia’ percorsi in lungo ed in largo attraverso l’Europa per portare la sua testimonianza diretta e per raccogliere firme ed attestati di passaggio da consegnare al Sig.Obama, non prima di aver incontrato il papa, probabilmente nel 2010.Ovviamente non da solo ma in compagnia del suo… carrettino artigianale pieno di “barattelle”.
La sfortuna ha voluto, incredibilmente direi, che l’unica disavventura di questi sudati 10 anni accadesse proprio qui, nel territorio della nostra Citta’.Come infatti si e’ appreso dalla stampa 2 extracomunitari hanno aggreito il pacifista rubandogli 30 euro e dispensando alcuni colpi di cric in direzione colonna vertebrale prima di dileguarsi di gran carriera.La Croce Rossa lo ha soccorso per poi accompagnarlo all’ospedale di Lentini dove la diagnosi indicava una possibile frattura di una vertebra con conseguente ricovero di 30gg.
In seguito a questo ricovero siamo andati a trovarlo per conoscerlo e per portargli la nostra solidarieta’.
Joel e’ un grande uomo a dispetto della sua minuta statura.Allegro e solare nonostante la disavventura trascorsa.Faceva anche battute sugli extracomunitari.Come si fa a non rimanere colpiti davanti ad un uomo così e soprattutto davanti all’enormità della sua impresa…?
Si e’ discusso di tutte le sue esperienze attraverso gli altri paesi dell’Europa ed anche di ghiaccio, neve, nebbia, freddo e pioggia, tanta pioggia.Si sono toccati punti molto interessanti come il fatto che l’Italia sia stata una delle maggiori produttrici di mine nel passato con la “Valsella”, azienda di proprietà della FIAT, che poi fallì e fu riconvertita di cui trovate un articolo molto interessante quì, ditta questa che detiene il triste primato di avere inventato la piu’ bastarda delle mine, la famosa “valmara 69”.Questa mina e’ davvero bastarda dentro, in breve giusto per far capire quanto sia ancor piu’ che triste,crudele ed inimmaginabile il mondo bellico….questa e’ una mina del tipo “saltante”.Cioe’ non appena innescata, detona una prima carica che espelle una seconda mina\carica in aria.Quest’ultima rimane pero’ ancorata tramite un cavetto d’acciaio alla base che rimane interrata.Non appena il filo diventa teso, circa 45 centimetri, questa seconda mina\carica esplosiva che si trova a mezz’aria e che e’ composta da un cilindro di esplosivo con tutt’attorno una gelatina di pallettoni e schegge d’acciaio che vengono sparate tutt’attorno nel raggio di 30 metri circa compiendo il loro triste, malvagio e odioso compito…
Si e’ discusso anche del rapporto che Joel mantiene con i vari enti umanitari come Emergency, Croce rossa, Medici senza frontiere che ovviamente supportano in pieno la sua iniziativa ed anzi gli hanno anche chiesto di citarli, solo dopo aver parlato della sua nobilissima iniziativa, dinanzi a Presidente degli U.S.A…
Inoltre abbiamo visto anche i numerosi raccoglitori dove tiene tutti gli attestati di solidarieta’ raccolti in ogni paese da cui e’ transitato.Purtroppo era fin troppo chiaro il timore di Joel nel proseguire ulteriormente a sud dell’isola, visto che gli avevano detto che “…piu’ a sud si va’ e piu’ marocchini ci sono…”
Oltre ad augurare tantissimi auguri ed un “in bocca al lupo” per la sua causa, abbiamo semplicemente fatto il minimo che si potesse fare, un modestissimo aiuto per il suo viaggio, un libro di arte e storia di Sicilia, per farlo in qualche maniera ricredere sulla nostra Isola, ed un attestato di “vicinanza” a nome di tutta l’Associazione.
Buona fortuna Joel.