Scavata nella roccia, la grotta ha una forma più o meno rettangolare e sorge sotto l’antico palazzo della famiglia Conversano.
La chiesa non possiede particolari caratteristiche architettoniche, se non la bellezza naturale della roccia viva che, insieme al valore storico e leggendario del luogo, contribuiscono a mantenere ancora oggi un’atmosfera unica, ricca di misticismo.
La semplice cancellata delimita lo spazio antistante l’ingresso e introduce il portale, realizzato con blocchi di tufo. Sulla destra, un piccolo ed umile alloggio per la campana.
L’altare centrale ospita le suggestive statue dei tre Santi fratelli in catene, una delle poche, se non l’unica, rappresentazioni dei tre martiri in posizione eretta, senza trono, in uno stato ancora di sofferenza.
L’altare laterale sinistro è, invece, occupato dalla statua lignea di Santa Tecla, nobile donna di Lentini che, guarita per intercessione dei Santi martiri da una paralisi alle gambe, con la complicità del cugino Alessandro, vicario di Tertullo, accudiva in segreto i tre giovani durante la loro prigionia. Il luogo è chiuso al culto e viene aperto esclusivamente nei giorni dedicati alla festa patronale, nel mese di maggio.