Tradizione vuole che la lingua di Sant’Alfio, cadendo a terra dopo essere stata strappata durante il martirio, fece tre lunghi balzi, scavando rispettivamente tre pozzi d’acqua, ancora esistenti. Il primo di questi pozzi si trova dietro l’altare, il secondo al centro della chiesa, coperto da un vetro illuminato e il terzo all’esterno della chiesa, sulla strada. Nel mese di maggio, durante i giorni della festa patronale, il livello dell’acqua, che normalmente si mantiene basso, si dice tenda miracolosamente a salire.