Con la sua facciata, alta e slanciata, il Duomo di Lentini si impone come elemento scenografico nello spazio della piazza più importante della città, poggiando su un meraviglioso tappeto musivo di ciottoli di fiume che ricama l’atrio con bellissimi motivi geometrici.
La chiesa è innalzata su un complesso catacombale paleocristiano di cui, oggi, rimangono quelli che, per tradizione, sono considerati i sepolcri dei tre Santi fratelli Alfio, Filadelfo e Cirino, martirizzati a Lentini nel 253 d.C., sotto l’imperatore Decio, per mano del tiranno Tertullo.
Nello stesso luogo sorgeva, nel ‘500, la Basilica Collegiata, anch'essa dedicata ai tre Santi fratelli, distrutta dal terremoto del 1693 e di cui rimane il grande campanone, posto nella loggia centrale dell’attuale torre campanaria.
Nell’impianto odierno, la chiesa venne costruita tra il 1700 e il 1750, dall’architetto Vincenzo Vella e, per tutto il XVIII sec., la struttura delimitava il confine del centro urbano della città; oltre essa, infatti, si estendeva la campagna.